🌺 Viaggio alle Seychelles: tra La Digue e Mahé, dove il tempo rallenta e l’anima respira
Organizzare un viaggio alle Seychelles può sembrare semplice — in fondo, basta una ricerca su Google per immaginare spiagge da sogno e prenotare un volo. Ma se desideri vivere un’esperienza autentica e senza stress, ci sono alcune scelte fondamentali da considerare: quando partire, quali isole scegliere e, soprattutto, con che spirito viverle!
In questo racconto ti porto con me tra biciclette, tramonti sull’oceano, testuggini giganti e sabbia finissima, condividendo consigli pratici ma anche emozioni che non si trovano in un risultato di ricerca online. E no, non è un viaggio solo per coppie in luna di miele. Le Seychelles sono un abbraccio per chiunque abbia bisogno di bellezza, lentezza e natura pura — che tu parta con un’amica, in famiglia, con un gruppo di amici o da solo.
Ecco il racconto del mio itinerario tra La Digue e Mahé, con consigli pratici e tante dritte utili per una vacanza indimenticabile!
🗓 Periodo di partenza: perché ho scelto maggio
Dopo ore passate a leggere blog, forum e gruppi di italiani che vivono alle Seychelles, ho scelto maggio come mese di partenza. È uno dei momenti migliori per evitare venti, piogge e soprattutto le alghe, che tra giugno e ottobre si riversano specialmente sulle coste sud-est di Mahé, Praslin e La Digue. Altri periodi ottimali per organizzare il vostro viaggio sono fine settembre, ottobre e novembre.
Le alghe non solo rendono l’acqua meno cristallina, ma attirano anche le sandflies (piccole zanzare che lasciano bolle fastidiose). A La Digue, però, il fenomeno è molto meno frequente rispetto ad altre isole. In più, le temperature sono sempre tra i 26 e i 30°C tutto l’anno, quindi è davvero perfetto.
PS. per evitare le punture delle sandflies durante il vostro viaggio alle Seychelles vi consiglio di cospargervi di olio di cocco – specialmente quello di produzione locale super naturale e profumato (ogni scusa è buona per acquistare souvenirs e coccolare la propria pelle)!
⛴ Spostamenti tra le isole
Per muoverci tra Mahé e La Digue abbiamo usato un ferry che in 1 ora e 30 circa ci ha portati sull’isola di La Digue, dopo una sosta di 15 minuti a Praslin. Infatti, lo stesso ferry collega in 20 minuti circa Praslin e La Digue. L’organizzazione al porto è impeccabile, semplice e veloce. Per soffrire meno il mare che – talvolta – può essere fastidioso, ti consiglio di mettere la protezione e goderti il viaggio al piano di sopra all’aria aperta: la sensazione non appena partiti sarà quella di buttare la frenesia e i pensieri alle spalle. Davanti a te avrai il mare, e le due isole di Praslin e La Digue all’orizzonte con la promessa di un soggiorno magico e indimenticabile – quasi ‘’fuori dal mondo’’.
🚲 La Digue: la scelta perfetta per un’esperienza slow
La Digue non è un’isola, è un mood. Abbiamo infatti deciso di passare la maggior parte del tempo su questo paradiso di 10 km. L’isola è piccola, autentica e completamente ciclabile. Esistono pochi taxi, quindi tutto si fa in bici — esattamente ciò che cercavamo: zero smog e massima libertà. Durante la sera non ci sono rumori al di fuori di quelli della natura. Fruscio di palme, fruit-bats che chiacchierano tra loro (o bisticciano?!) e il suono delle onde che si infrangono sulle rive del mare. I sentieri per muoversi a La Digue infatti costeggiano quasi tutti il mare, o si districano nella giungla (occhio a non fissare troppo il cielo perché a volte granchi giganti attraversano indisturbati la strada)! A questo proposito consiglio di portare una torcia da applicare alla bici in caso non ne fosse munita, poiché il sole tramonta prestissimo e l’isola non è illuminata in ogni tratto.
Chi ama fare foto o ha un drone, poi, troverà un paradiso: nessuna no-fly zone su La Digue (a differenza di Mahé o Praslin). Per chi avesse un drone, consiglio comunque di registrarsi qui: scaa.sc – drone registration.

🏝 Le spiagge più belle di La Digue
- Anse Source d’Argent: la più fotografata al mondo, e con ragione. Si arriva in bici con una passeggiata di 15 minuti tra testuggini giganti, piantagioni di vaniglia e palme da cocco. Si trova all’interno di una riserva naturale e all’ingresso troverai bancarelle per affittare kayak trasparenti o fare shooting con il drone.
- Anse Patates: una caletta tranquilla e poco affollata nella zona nord, perfetta per rilassarsi.
- Anse Severe: ideale per ammirare i tramonti più belli dell’isola, sorseggiando un cocktail nei bar fronte mare tipo il Bikini Bottom (lì vive una testuggine molto amichevole che partecipa ai tramonti con i clienti del bar!). In questa spiaggia, con un po’ di fortuna, facendo snorkeling si incontrano anche le tartarughe marine!
- Petit Anse: per visitare questa spiaggia ho messo alla prova le mie abilità di climber – pari a zero. Si accede a questa spiaggia incontaminata e spesso isolata tramite un percorso tra le rocce granitiche che parte dalla vicina Grand Anse: ne vale la pena e se l’ho fatto io, può farlo chiunque!

🍽 Costi: come risparmiare senza rinunciare al gusto
A La Digue si può mangiare bene senza spendere una fortuna. A pranzo, i take-away locali sono la scelta migliore: con circa 10€ a testa si mangia in modo abbondante. La sera, tutto chiude presto (intorno alle 21:00), quindi conviene scegliere un bel ristorante per godersi il relax serale: i prezzi oscillano tra i 30€ e i 70€ a persona, ma si può sempre optare per cibo da asporto o cucinare in autonomia se si alloggia in una casa tipica coloniale con cucina. Per un po’ di vita notturna, c’è solo un’opzione: il Reggae Bar, aperto fino a mezzanotte, perfetto per socializzare e bere qualcosa in compagnia. Quel ‘’qualcosa’’, con buone probabilità, sarà un bicchiere (o cinque) di Takamaka, il rum di produzione locale delle Seychelles che viene aromatizzato al Cocco, Vaniglia e tanti altri gusti – e non dà hangover al mattino!
NB. Al duty free potete acquistare una sola bottiglia grande di Takamaka, ma nei supermercati vendono delle bottiglie in formato mini che potete tranquillamente imbarcare nel bagaglio a stiva senza che occupino troppo spazio.

🌊 Mahé: meglio Beau Vallon o Victoria?
Per le ultime 3 notti del nostro viaggio alle Seychelles abbiamo soggiornato a Mahé, l’isola principale. Victoria, il capoluogo, è una città vivace ma anche molto caotica (per via del suo mercato mattutino e il traffico). Noi abbiamo preferito la zona di Beau Vallon, ben servita e famosa per i suoi tramonti. Il Beach Shack è il posto top per un cocktail vista oceano.
Qui ci si muove tranquillamente a piedi, e in alternativa i taxi sono economici (max 10€ a corsa). Una delle esperienze migliori? Giornata di snorkeling e BBQ creolo nella riserva marina di St. Anne: natura pazzesca, acqua cristallina e un pranzo tipico indimenticabile.

🧡 Accoglienza: positive vibes only!
Un grande punto a favore delle Seychelles? Le persone e la positività che trasmettono. Sempre sorridenti, accoglienti, disponibili a fare due chiacchiere o aiutarti. Abbiamo fatto amicizia con tanta gente del posto, tanto da organizzarci ogni sera per uscire insieme a loro! Credo che questo abbia reso l’esperienza ancora più indimenticabile arricchendoci davvero.
✨ In conclusione
Se hai pochi giorni e vuoi vivere un’esperienza autentica, La Digue è la scelta perfetta: natura, libertà e una lentezza che ti rimette in pace con il mondo. Mahé è perfetta per concludere il viaggio con qualche comfort in più e una giornata di mare extra. Scegli bene il periodo, organizza in anticipo e preparati a vivere il paradiso autentico delle Seychelles.
Contattaci se sogni di organizzare un viaggio alle Seychelles 🧡!